La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge n. 176/2022, cosiddetto Decreto Aiuti quater, recante “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica”, conferma l’entrata in vigore delle ulteriori misure stanziate dal Governo al fine di contrastare gli effetti dell’eccezionale aumento del costo della vita.
Ritenuta, infatti, la straordinaria necessità e l’urgenza di adottare misure ad hoc per contenere gli effetti derivanti dall’aumento del costo dell’energia e dei carburanti, nonché interventi in materia di efficienza, sicurezza energetica e incremento della produzione di gas naturale, oltre a disposizioni specifiche in materia di finanza pubblica, con il Decreto Aiuti quater sono state in parte prorogate alcune delle misure già previste nei precedenti provvedimenti ed in parte inserite interessanti novità a supporto delle famiglie.
Vediamo insieme le previsioni contenute nel Decreto Aiuti quater, con particolare riferimento alle misure di sostegno disposte per fronteggiare il caro bollette.
Bonus bollette da € 600,00 a € 3.000,00
Il decreto Aiuti-quater interviene sul limite di esenzione per il welfare aziendale e porta a € 3.000,00 la soglia dei premi esentasse che le imprese possono concedere ai dipendenti come fringe benefit per pagare le bollette.
Il bonus bollette è il contributo introdotto dal decreto Aiuti-bis che viene erogato ai dipendenti delle aziende private dal datore di lavoro in maniera arbitraria, a prescindere da ISEE o altri requisiti reddituali.
Superbonus da 110% a 90%
Niente più Superbonus 110% per tutti per le spese di efficientamento energetico sostenute nel 2023 e per i lavori iniziati dal 1.1.2023 su unità immobiliari. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato che il bonus, così come si presenta nella sua versione attuale, non è più sostenibile, e serve una revisione. Finora il governo ha già stanziato 33,3 miliardi di euro e ci sono 27,2 miliardi di euro di costi extra per il Superbonus 110%, misura che per l’Italia è stata molto più generosa rispetto agli altri Paesi europei.
Con il nuovo decreto Aiuti-quater lo sconto passa dal 110% al 90% e diventa più selettivo. L’unità immobiliare che gode del bonus deve essere adibita ad abitazione principale e il contribuente deve avere un reddito ISEE fino a € 15.000, variabile in base a una sorta di quoziente familiare.
Resta al 110% lo sconto per tutti i lavori già in corso, per chi è in possesso di Cila (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) presentata entro il 25.11.2022 e per la ricostruzione delle abitazioni situate nei Comuni che rientrano nel “cratere sismico”. Superbonus al 110% ancora valido nel 2023, fino a marzo, anche per le villette che abbiano completato almeno il 30% dei lavori nell’anno precedente (entro il 30.09.2022).
Bonus RT
Il decreto Aiuti-quater prevede anche un bonus per l’adeguamento dei registratori di cassa telematici pari al 100% della spesa sostenuta fino a un massimo di € 50,00 per ogni strumento e in ogni caso entro la soglia di 80 milioni di euro per l’anno 2023. L’agevolazione viene concessa sotto forma di credito d’imposta da utilizzare in compensazione.
Rateizzazione delle bollette per le imprese
Le imprese residenti in Italia possono richiedere la rateizzazione delle bollette di gas e luce fino a 36 mesi a tasso agevolato per somme eccedenti l’importo medio contabilizzato nell’intero 2021 per i consumi effettuati dal 1.10.2022 al 31.03.2023 e fatturati entro il 30.09.2023.
Taglio delle accise carburanti
È stata prevista la proroga degli sconti sul prezzo di benzina, diesel e GPL al distributore. Fino al 31.12.2022 le accise sono così fissate:
- € 578,40 per mille litri per la benzina;
- € 467,40 per mille litri per il diesel;
- € 216,67 per mille kg per il GPL.
Esenzione IMU per cinema e teatri
Per il settore dello spettacolo (cinema, teatri, sale per concerti) non è dovuta la seconda rata IMU per gli immobili, a patto che i proprietari siano anche i gestori delle attività.
Rinnovo contratto insegnanti
Il Consiglio dei ministri ha approvato lo stanziamento di ulteriori 100 milioni di euro per il rinnovo del contratto del comparto istruzione e ricerca.